Ah, le app di dating! Quel mondo dove puoi scorrere a destra per trovare la tua anima gemella oppure, diciamolo, per organizzare semplicemente una serata piccante. Sì, è arrivato il momento di parlarne seriamente (o quasi), perché se c’è una cosa che non manca post-divorzio è il bisogno di ricostruire una rete di contatti. E qui, lo sappiamo, il magico universo delle app di incontri gioca spesso un ruolo.
Sono anni che leggi di queste app, vero? Sono diventate il pane quotidiano per chi, nel bel mezzo di una rinascita sentimentale, si ritrova a navigare tra selfie seducenti e biografie che vanno da “amo le passeggiate sulla spiaggia” a “non sono qui per perdere tempo”. E scommetto che hai quel caro amico o quella cara amica che non smette di tessere le lodi di queste app, vantandosi di aver trovato l’amore vero. O magari conoscerai chi le utilizza per incontri di una notte, e ammettiamolo, i racconti delle loro avventure sono diventati il tuo guilty pleasure.
Le app di dating non sono più solo un terreno di gioco per i ventenni in cerca di avventure: ora sono il nuovo club sociale per chi ha vissuto abbastanza da avere qualche capello grigio ma non abbastanza per rinunciare al gioco dell’amore… o almeno del flirt.
Le app di dating, amici miei, sono molteplici: c’è qualcosa per tutti i gusti, ma bisogna saper scegliere con attenzione. Possono essere una manna dal cielo per chi cerca l’amore, un passatempo divertente per chi desidera solo un po’ di compagnia, o una jungla per gli incauti.
Ma ora, lasciatemi dire una cosa: non sono qui per vendermi come il Casanova della Gen X. No, signore e signori, sono solo uno dei tanti che, dopo un matrimonio naufragato, ha deciso di dare un’occhiata a queste famose app. Esperto? Direi di no. Curioso? Assolutamente sì.
Ma come funzionano queste app? E quali sono le implicazioni psicologiche e sociali del loro utilizzo?
In questo primo articolo vi darò una panoramica generale di questi strumenti di corteggiamento digitale, mescolando esperienze reali con alcuni dati di ricerche serie, delineando le caratteristiche distintive delle principali app di dating e ove disponibili, le statistiche sull’utilizzo.
Panoramica delle app di dating: la giungla moderna dell’amore
Eccoci nel selvaggio mondo delle app di dating, dove ogni swipe è un’avventura e ogni match è un potenziale disastro (o storia d’amore, dipende dai giorni). Per prima cosa, i numeri:
- il Pew Research Center riporta che 30% degli americani ha usato app o siti di incontri.
- OnePoll/Forbes Health dicono che il 70% delle persone che hanno conosciuto qualcuno tramite app ha poi avuto una relazione romantica ed esclusiva.
Niente male come percentuali, soprattutto per gli/le ultraquarantenni: pare che la fascia d’età 43-58 anni abbia le maggiori chances di successo con l’online dating! Però non illudetevi troppo: il 48% sostiene che oggi è più difficile trovar l’anima gemella rispetto a 10 anni fa.
Iniziamo con il descrivere le app principali, lasciando tutte le altre nel paragrafo di approfondimento a scomparsa.
Chi non ha mai sentito parlar e di Tinder? Forse l’app di dating più famosa al mondo citata anche in numerosi film. Lanciata nel 2012, Tinder è diventata famosa per il suo semplice meccanismo di “swipe”, che permette agli utenti di scorrere rapidamente i profili e scegliere con un semplice gesto se sono interessati o meno. Questa funzionalità ha reso l’esperienza di dating online più simile a un gioco, aumentando il suo appeal tra i giovani utenti. Secondo i dati resi pubblici nel 2021 Tinder contava oltre 75 milioni di utenti attivi mensili che scorrono verso destra (o sinistra) quasi 1,6 miliardi di volte al giorno. La semplicità è la sua arma vincente, ma attenzione: la facilità di scorrere può a volte ridurre la ricerca dell’amore a un mero esercizio di superficialità visiva.
Poi c’e’ Meetic, un sito di incontri attivo da più di 20 anni che conta circa 20 milioni di iscritti. Meetic è noto per essere una piattaforma che ha permesso ad un gran numero di persone di uscire dal proprio guscio, fare nuove conoscenze ed, in alcuni casi, trovare l’amore. Si è caratterizzato offrendo anche una serie di eventi in tutto il mondo, inclusa l’Italia, dove era possibile conoscere nuove persone, partecipare ad eventi, o più semplicemente bere un drink in compagnia.La Pandemia ha ridotto un po’ queste attività che però sembra ripartano anche sottoforma di giochi e quiz online.
Secondo i dati di YouGov, per relazioni durature un’app come Meetic sembra ancora la strada più battuta dagli italiani, con quasi il 70% che la predilige (alcuni la considerano un social dove poter chiacchierare e approfondire un po’ meglio i potenziali partner prima di lanciarsi nel buio).
Passiamo ora a Bumble, che con una mossa audace ha ribaltato la scacchiera, dicendo alle donne di di fare il primo passo. In Bumble, sono le donne a fare la prima mossa, un cambiamento che ha lo scopo di sfidare le norme di genere tradizionali. Questa caratteristica unica ha reso Bumble popolare tra le donne che cercano un’esperienza di dating online più rispettosa e empowering: non sorprende che il 60% delle utenze femminili di Bumble affermi di sentirsi più sicure nell’iniziare conversazioni, secondo un sondaggio del 2021.
Badoo è un’app di dating e social networking nata in Russia nel 2006 e attiva in oltre 190 paesi. In Italia è piuttosto popolare, risultando una delle app di incontri più scaricate: risultano attivi oltre 10 milioni di utenti italiani. invece offre una piattaforma dove gli utenti possono non solo cercare appuntamenti ma anche fare nuove amicizie. Gli utenti possono visualizzare e contattare persone che si trovano nella propria area geografica, rendendo più facile trovare persone vicine. Ha anche una funzione di “Incontri” simile allo swipe di Tinder, ma aggiunge altre caratteristiche come la verifica dell’account, che aiuta a garantire che i profili siano genuini. Questo si attua attraverso vari metodi di verifica, come la conferma tramite foto o collegamento a social media, che riduce il rischio di profili falsi o spam. Badoo ha una base di utenti ampia a livello mondiale, e comprende una vasta gamma di età e preferenze, rendendola una piattaforma versatile per diverse esigenze sociali e di incontri.
Scavando più a fondo troviamo OkCupid, il pensatore profondo delle app di dating. si distingue per il suo approccio basato su domande dettagliate che aiutano a trovare compatibilità su una serie di dimensioni. Gli utenti di OkCupid rispondono a una serie di domande su argomenti come etica, religione, stile di vita e preferenze romantiche, e le loro risposte vengono utilizzate per calcolare percentuali di compatibilità con potenziali partner. Questo approccio mira a favorire connessioni più profonde e significative, andando oltre la semplice attrattività fisica. Con i suoi questionari estesi, OkCupid non si accontenta di sapere se ti piacciono i cani o i gatti; vuole conoscere la tua opinione su tutto, dalla politica all’ambiente. Questo approccio ha portato a una piattaforma ricca di dati che, per Forbes nel 2020, genera oltre 91 milioni di connessioni all’anno
L’universo delle app è molto ampio e in continua evoluzione
Statistiche sull’utilizzo delle app di dating
Le statistiche sull’utilizzo delle app di dating in Italia rivelano una tendenza interessante. Secondo uno studio condotto da Inner Circle, meno di un terzo degli italiani (32,6%) ammette di utilizzare app per gli incontri online. Tuttavia, un altro studio ha rilevato che il 59% degli utenti di Internet in Italia ha utilizzato questi servizi per cercare l’anima gemella o per incontrare nuove persone.
In termini di demografia, le app di dating sono utilizzate da un’ampia varietà di individui. Mentre una volta erano principalmente utilizzate dai giovani, ora vediamo un utilizzo significativo anche tra le persone di età superiore ai 40 anni. Questo cambio demografico ha portato a un cambiamento nel modo in cui queste app vengono utilizzate e percepite.
Inoltre, esistono differenze significative nell’uso delle app di dating tra uomini e donne: gli uomini ricevono in media 1 like ogni 140 dati mentre le donne ne ricevono 1 ogni 2 dati.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la più alta percentuale di donne che utilizzano le app di dating si trova a Madrid, mentre la più bassa a New York, dove invece sono gli uomini a essere la parte dominate. A Roma la percentuale maschile è del 76,5%, mentre le donne al 23,5%. Nel complesso gli uomini sono due volte più attivi su queste app rispetto alle donne.
Benefici e problemi delle app di dating
Queste piattaforme possono offrire opportunità uniche per le persone separate oltre i 40 anni. Secondo un sondaggio condotto da Singles in America, dall’inizio della pandemia, il 58% degli utenti di app di incontri negli Stati Uniti preferisce dedicarsi alla ricerca di un partner stabile. Inoltre, il 63% degli utenti ha iniziato a concedersi più tempo per conoscere le persone in profondità. Questi dati suggeriscono che questo tipo di app può aiutare le persone separate oltre i 40 anni a riconnettersi con il mondo degli appuntamenti, a costruire nuove relazioni e a trovare la felicità. Consentono anche di ampliare le proprie conoscenze al di fuori della loro normale cerchia sociale.
Tra i principali problemi troviamo invece la dipendenza che può portare a sentimenti di frustrazione e insoddisfazione. Inoltre, l’anonimato e la facilità di connessione che queste app offrono possono anche facilitare comportamenti non etici, come il ghosting (con possibili ricadute sulla salute mentale delle vittime – vedi nostro articolo su Relazioni tossiche dopo i 40? Smaschera il/la partner narcisista e riprendi il controllo della tua vita!)
Inoltre, l’uso delle app di dating può avere effetti negativi sulla percezione del corpo e sull’autostima. Uno studio pubblicato su “Body Image” ha scoperto che gli utenti di Tinder, in particolare le donne, riportano livelli più bassi di soddisfazione del corpo e livelli più alti di vergogna del corpo rispetto ai non utenti.
Enfasi sull’aspetto fisico
L’aspetto fisico nelle app di dating è come il peperoncino: se è troppo può confondere le papille gustative! Uno studio del 2015 pubblicato su “Psychological Science” rivela che gli utenti di app come Tinder sono più inclini a scegliere partner basandosi esclusivamente sull’attrattività fisica, più di quanto farebbero in incontri dal vivo. È come scegliere un libro dalla copertina senza sfogliare le pagine! Un approccio che può sfociare in scelte superficiali: un sorriso luminoso può anche nascondere una personalità non proprio scintillante.
Come abbiamo visto, alcune app, cercano di rompere questa tendenza con domande profonde che mirano a scavare oltre l’estetica, promuovendo un legame più profondo basato su interessi e valori comuni (vedi i questionari di come OkCupid). Match basati principalmente sull’attrazione fisica, infatti, non offrono garanzie sulla durata o sulla qualità della relazione.
Aumento del “Body Count”
Il “body count”, ovvero il conteggio dei partner sessuali, è una statistica che sembra gonfiarsi nelle app di dating. Con la vasta scelta disponibile, è facile scivolare in una sequenza di avventure frequenti; uno studio su “The Journal of Sex Research” indica come gli utenti di app di dating tendano ad avere un numero di partner sessuali superiore rispetto a chi non usa queste piattaforme.
Tuttavia, avere un “body count” elevato può complicare la ricerca dell’anima gemella. Con un catalogo di ex da sfogliare, si rischia di trasformare ogni nuovo incontro in un paragone incessante, rendendo ogni nuovo pretendente meno brillante dei precedenti.
La scelta delle donne: il principio 80/20
“Psychological Science” svela che l’80% delle donne punta alto, molto alto, selezionando la crème de la crème maschile sulle app di dating, ovvero quel 20% degli uomini che potremmo definire “modello da copertina”. Questa tendenza, amici miei, è conosciuta come il “principio del 80/20”, e apre un mondo di dibattiti interessanti. Da una parte, questo modo di fare conferisce un potere quasi sovrano al 20% di uomini ultra-fascinosi, offrendo loro un buffet di scelte amorose praticamente illimitato. Ma attenzione, questo potere può anche avere il suo rovescio della medaglia, portando a comportamenti poco lodevoli come l’infedeltà o la mancanza di interesse a impegnarsi seriamente, dato che pensano… perché accontentarsi?
Dall’altra parte, ci sono il restante 80% degli uomini, che si ritrovano a gareggiare per un pizzico di attenzione femminile, con una conseguente cascata di frustrazioni e battute d’arresto amorose. Questo squilibrio potrebbe innescare una vera e propria corsa all’armamento di fascino, con uomini che si danno un gran da fare per migliorare la propria immagine e la propria persona… in realtà purtroppo, dicono le ricerche, non è quasi mai così.
Conclusioni: strategie di sopravvivenza
Ci siamo detti che il mondo del dating online è un campo minato di aspettative e realtà spesso molto diverse tra loro.
A mio avviso è essenziale un uso informato e critico. Bisognerebbe riflettere su cosa realmente si cerca in un partner e non lasciarsi abbagliare solo dalla bellezza esteriore. Questo include valutare l’intelligenza, l’umorismo, la gentilezza, e altri aspetti fondamentali che possono portare a una relazione profonda e duratura (se è questo quello che si cerca).
Del resto, non dimentichiamo che il dating online può anche essere un trampolino di lancio per incontri inaspettati e sorprendenti. Secondo una ricerca di Meetic, ben il 71% dei single crede che le app di incontri possano offrire opportunità uniche di connessione.
E comunque, le app non sono l’unico modo per fare nuove conoscenze… può capitare di farne anche seguendo i propri interessi (come è successo a me 😉): per maggiori dettagli consiglio il nostro articolo Separazione: cosa fare nei primi 300 giorni. La tua guida per riscoprire te stesso/a)