Relazioni tossiche dopo i 40? Smaschera il/la partner narcisista e riprendi il controllo della tua vita!
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Sei intrappolato in una relazione con una narcisista? Ti senti come un criceto sulla ruota, che corre a vuoto e non riesce ad uscire? Purtroppo non sei solo! Tante persone in tutto il mondo si trovano nella tua stessa situazione.
Ma non disperare! C’è una via d’uscita da questo labirinto di manipolazione, gaslighting e svalutazione. E con un pizzico di ironia e un po’ di sana leggerezza, possiamo affrontare questo tema complesso e aiutarti a liberarti dalle grinfie del narcisista di turno.
Prima di tutto, capiamo chi sono questi “mostri” del Cluster B.
No, non sono alieni provenienti da un pianeta sconosciuto, ma esseri umani come te e me… solo un po’ più… particolari. Tra i più comuni ci sono i narcisisti, che si credono il centro dell’universo e bramano ammirazione come se fosse aria da respirare. Poi ci sono i borderline, che oscillano tra amore folle e odio profondo come un pendolo impazzito. E non dimentichiamo gli antisociali, che infrangono le regole come se fossero confetti e si divertono a manipolare gli altri per il proprio tornaconto. Infine, ci sono gli istrionici, che amano drammatizzare ogni situazione e cercano l’attenzione come un neon in una notte buia.
I distrurbi di personalià sono divisi in cluster A, cluster B e cluster C in funzione delle caratteristiche che li accomunano.
Il cluster B comprende quattro disturbi di personalità con caratteristiche distinte:
Disturbo narcisistico di personalità (NPD): gli individui con NPD mostrano grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. Desiderano ardentemente l’attenzione e spesso manipolano gli altri per mantenere la loro immagine di sé.
Disturbo antisociale di personalità (ASPD): l’ASPD è caratterizzato da disprezzo per le regole, impulsività e mancanza di rimorso. Le persone con ASPD possono manipolare gli altri per guadagno personale o piacere.
Disturbo borderline di personalità (BPD): il BPD comporta intensi sbalzi d’umore, relazioni instabili e paura dell’abbandono. La manipolazione può verificarsi a causa dell’instabilità emotiva e di un disperato bisogno di convalida.
Disturbo istrionico di personalità (HPD): gli individui HPD cercano attenzione, spesso attraverso un comportamento drammatico. Possono manipolare gli altri facendo la vittima o esagerando le emozioni.
Journal of Clinical Psychiatry riporta una preponderanza di genere nei profili del cluster B: il 60% delle personalità narcisistiche risulta essere di sesso maschile mentre il 75% delle personalità borderline risulta essere di sesso femminile
Le relazioni con individui che appartengono al “Cluster B” sono spesso memorabili e dolorosamente difficili da dimenticare a causa delle intense dinamiche disfunzionali che si sviluppano tra il “carnefice” e la “vittima”. Questo legame può essere particolarmente resistente perché il narcisista sfrutta vulnerabilità specifiche del partner, spesso legate a preesistenti dipendenze affettive.
Secondo la psicologia, le persone con dipendenza affettiva tendono a cercare relazioni che confermano i loro schemi interni di basso valore personale e alimentano la paura del rifiuto. Il narcisista, con il suo pattern di idealizzazione seguito da svalutazione, attiva ciclicamente queste paure e speranze, rendendo la vittima emotivamente dipendente.
La ricerca psicologica ha ampiamente studiato le dinamiche di queste relazioni, sottolineando i rischi e le sfide che comportano.
Come riconoscerli?
Non è sempre facile, ma ci sono alcuni segnali che possono metterti sulla giusta pista. Il narcisista ti adora all’inizio, ti bombarda di complimenti e ti fa sentire la persona più speciale del mondo… poi, all’improvviso, cambia registro. Ti critica, ti svaluta e ti fa sentire un verme insignificante. Il borderline è un uragano di emozioni: un giorno ti ama alla follia, il giorno dopo ti odia con tutto il cuore. L’antisociale non ha rimorsi, bugie e inganni sono il suo pane quotidiano. E l’istrionico? Beh, lui è il re del drama: sceneggiate degne di un Oscar, pianti lacrimevoli e bisogno costante di essere al centro dell’attenzione.
Se hai il “piacere” di frequentare uno di questi individui, preparati a una giostra di emozioni estreme. Manipolazione, gaslighting, svalutazione… il loro arsenale di tattiche è infinito. Ti faranno sentire in colpa, ti isoleranno dai tuoi amici e ti faranno dubitare di te stesso. Ma non cedere! Ricorda che tu vali, e tanto!
Analizziamo i segnali d’allarme e le tattiche associate a ciascuno dei disturbi di personalità del Cluster B:
Disturbo borderline di personalità (BPD):
Red Flag:
Intensa paura dell’abbandono: immagina qualcuno che diventa estremamente ansioso o sconvolto quando un amico annulla i piani o non risponde a un messaggio di testo.
Sentimenti cronici di vuoto: immagina una persona che sente costantemente che manca qualcosa, portandola a cercare esperienze o relazioni intense per riempire il vuoto.
Relazioni instabili: pensa a qualcuno le cui amicizie e relazioni romantiche sono segnate da frequenti discussioni, rotture e riconciliazioni.
Tattiche:
Impulsività: una persona con DBP potrebbe improvvisamente lasciare il lavoro senza un piano di riserva o impegnarsi in comportamenti rischiosi come spese eccessive o uso di sostanze.
Disturbo istrionico di personalità (HPD):
Red Flag:
Richiede di essere al centro dell’attenzione: immagina qualcuno che vuole sempre i riflettori, anche in contesti di gruppo.
Comportamento drammatico ed espressione emotiva: immagina una persona che esagera le proprie emozioni o crea scene melodrammatiche per attirare l’attenzione.
Iperfocalizzazione sull’aspetto: pensa a qualcuno che passa ore a perfezionare il proprio aspetto per attirare l’attenzione.
Tattiche:
Discorso impressionistico: un individuo con HPD potrebbe descrivere un evento come “meraviglioso” senza fornire dettagli specifici.
Comportamento eccessivamente seducente: possono usare flirt o abiti provocanti per attirare l’attenzione.
Love bombing: E’ caratterizzato da gesti grandiosi, come regali costosi, complimenti continui, comunicazioni intense e promesse di un futuro insieme felice e perfetto. Questo comportamento è mirato a sedurre rapidamente la vittima e a creare un legame emotivo profondo. In questo modo viene creata dipendenza facendo sentire la vittima speciale e amata. Una volta che la vittima si sente legata all’aggressore, quest’ultimo può iniziare a mostrare il suo vero volto, spesso diventando meno attento e più esigente e manipolativo. A questo punto l’aggressore può spingere la vittima ad allontanarsi da amici e familiari, aumentando la sua isolazione e dipendenza
Gaslighting: Tecnica molto usata dai narcisisti (alcuni dicono quasi un tratto distintivo) come strumento per mantenere il potere e il controllo nelle relazioni. Le tecniche di gaslighting includono, ma non sono limitate a, negare di aver detto qualcosa, anche se la vittima ha prove; mettere in dubbio la memoria della vittima su eventi chiave; minimizzare i sentimenti della vittima come irrazionali o esagerati; e mentire spudoratamente sul proprio comportamento. Questo tipo di abuso mentale lascia la vittima ansiosa, depressa e con una profonda sensazione di isolamento e disperazione. La perdita di fiducia nelle proprie percezioni e memorie può far sentire la vittima incapace di fidarsi di se stessa e dipendente dall’aggressore per la versione “corretta” degli eventi.
Disturbo antisociale di personalità (ASPD):
Red Flag:
Violazione intenzionale dei diritti: immagina qualcuno che ignora costantemente le regole e i confini.
Mancanza di considerazione per le conseguenze: immagina una persona che agisce impulsivamente senza pensare all’impatto sugli altri.
Fascino superficiale: pensa a qualcuno che può farsi strada facilmente nella fiducia delle persone nascondendo le sue vere intenzioni.
Tattiche:
Azioni ingannevoli: un individuo con ASPD tende a mentire, imbrogliare o manipolare gli altri per guadagno personale.
Vendetta senza rimpianti: Possono cercare vendetta senza provare rimorso o vergogna.
Come uscire da questo inferno?
Non è facile, ma con un po’ di coraggio e il giusto supporto è possibile. Innanzitutto, prendi coscienza della situazione. Riconosci i segnali, capisci le dinamiche manipolative e smetti di incolparti per i comportamenti del tuo “partner”. Puoi iniziare ad utilizzare il così detto metodo Gray Rock che consiste nell’essere comunicativi come una roccia, evitare il contatto visivo, dare risposte brevi e concentrarsi su altre cose quando si parla con qualcuno che sta usando tattiche di abuso.
Immaginate una roccia grigia in un giardino. È insignificante, si mimetizza e non attira l’attenzione. La tecnica consiste nel diventare emotivamente poco interessanti per il manipolatore, proprio come quella roccia grigia. Non rispondendo, ti distacchi dai loro tentativi di controllarti. I manipolatori prosperano sulle reazioni emotive. Se non le fornisci, perdono interesse.
Cosa fare in pratica?
Rimani neutrale: tieni sotto controllo le tue emozioni. Non reagire con forza alle loro provocazioni.
Limita le espressioni emotive: evita di mostrare eccitazione, rabbia o paura.
Fornisci risposte noiose: mantieni le conversazioni banali e poco interessanti.
Evita i drammi: astenersi dall’impegnarsi in discussioni o discussioni emotive.
Riduci al minimo il contatto visivo: nelle interazioni faccia a faccia, evita un contatto visivo intenso.
Sii prevedibile: attieniti a routine e schemi in modo che non possano manipolare le sorprese da te.
Esempi:
Manipolatore: “Non mi apprezzi mai!” – Risposta: “Hmm, va bene.”
Manipolatore: “Perché non ti arrabbi mai?” – Risposta: “Preferisco mantenere la calma”.
Manipolatrice: “Sei un fallito!” – Risposta: “Grazie per la tua opinione.”
In secondo luogo, cerca aiuto. Un bravo psicologo può aiutarti a elaborare il trauma, a ricostruire la tua autostima e a sviluppare strategie per uscire dalla relazione. E non dimenticare il supporto esterno: amici fidati, gruppi di supporto online o in presenza possono essere una luce nella tua oscurità.
Infine, sappi che non sei solo. Ci sono tante di persone che hanno vissuto la tua stessa esperienza e che ne sono uscite più forti di prima. Tu puoi fare lo stesso!
Ricordati quindi: se il tuo partner ti dice che sei troppo sensibile/suscettibile, che sei pazzo/a o che esageri, non crederci! Sono le sue tattiche manipolative per farti sentire in colpa e controllarti.
Pronto ad archiviare la relazione tossica? Dopo potrai ricominciare (e questa volta alla grande!)
Studi come quello di Jonason e Webster (2010) hanno esplorato come i profili psicologici detti “Dark Triad“ (Narcisismo, Machiavellismo e Psicopatia) influenzano le relazioni interpersonali, risultando in comportamenti manipolativi e spesso abusivi.
Il “The Dirty Dozen” è un questionario che misura i tratti del Dark Triad della personalità, che include narcisismo, machiavellismo e psicopatia. Ecco le 12 affermazioni del test e la correlazione di ciascuna con i tratti specifici del Dark Triad. Si tratta di un test che nasce per essere svolto dal paziente ma se conoscete bene il vostro partner potete rispondere voi per farvi un idea dell’area in cui potrebbe collocarsi (ovviamente una vera diagnosi è una cosa seria e deve essere effettuata da uno psicologo!)
Narcisismo
Tendo a ricercare prestigio o status(perchè mi ritengo superiore agli altri)
Tendo a desiderare di essere al centro dell’attenzione.
Tendo a desiderare che gli altri mi ammirino
Tendo ad aspettarmi favori speciali dagli altri (perché mi sento straordinariamente meritevole)
Queste affermazioni mirano a catturare l’egocentrismo, il bisogno di ammirazione e la superiorità percepite, caratteristiche centrali del narcisismo.
Machiavellismo
Ho usato l’inganno o mentito per ottenere ciò che volevo.
Tendo a manipolare gli altri per ottenere ciò che voglio.
Utilizzo l’adulazione per ottenere ciò che voglio.
Sfrutto gli altri verso i miei fini
Queste affermazioni riflettono la tendenza a manipolare, l’indifferenza morale e il pragmatismo calcolatore tipici del machiavellismo.
Psicopatia
Tendo a non preoccuparmi troppo della moralità delle mie azioni.
Tendo ad essere insensibile.
Tendo a non avere rimorsi.
Tendo ad essere cinico ed emozionalmente superficiale.
Queste affermazioni sono intese per identificare l’assenza di empatia, la tendenza a comportamenti impulsivi e la mancanza di rimorso, tutte qualità associate alla psicopatia.
Il “The Dirty Dozen” è strutturato per essere valutato su una scala Likert, dove i partecipanti esprimono il loro grado di accordo con ciascuna affermazione. Tipicamente, questa scala varia da 1 a 5, dove:
Per niente d’accordo
Disaccordo
Né d’accordo né in disaccordo
D’accordo
Completamente d’accordo
I punteggi di ogni affermazione vengono poi sommati per ottenere un punteggio totale per ciascun tratto del Dark Triad. Ogni sezione ha tre o quattro affermazioni legate a un particolare tratto, e la somma di queste risposte fornisce un indicatore della predominanza di quel tratto nella personalità del rispondente.
Per esempio, se una persona sceglie “Completamente d’accordo” per tutte le affermazioni legate al narcisismo, otterrà il punteggio massimo per quel tratto, indicando una forte inclinazione narcisistica. Allo stesso modo, si procede per il machiavellismo e la psicopatia.
Questi punteggi possono poi essere utilizzati per analizzare la propensione di un individuo verso comportamenti associati a questi tratti
Combinazioni di Risposte e Profili Corrispondenti
Alti punteggi su narcisismo e bassi su gli altri due: Individuo principalmente narcisista, incline a cercare ammirazione e privilegi senza necessariamente ricorrere a manipolazione o aggressività.
Alti punteggi su machiavellismo e bassi su gli altri due: Individuo principalmente machiavellico, usa la manipolazione e strategie calcolatrici per avanzare i propri interessi.
Alti punteggi su psicopatia e bassi su gli altri due: Individuo principalmente psicopatico, può mostrare comportamenti impulsivi, mancanza di empatia e insensibilità.
Punteggi alti in tutte e tre le aree: Profilo composito che può indicare un individuo particolarmente problematico in termini di relazioni interpersonali e integrità morale.