Quando l’amore finisce: dal distacco al divorzio

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La fine di una relazione è un’esperienza universale, eppure profondamente personale. Che tu sia la parte che ha iniziato la separazione o quella che ha subito questa decisione, comprendere il percorso che ha portato a questo punto può essere liberatorio ed addirittura illuminante. Senza voler ridurre la complessità di ogni storia individuale a semplici schemi, esistono modelli di dissoluzione relazionale supportati dalla ricerca psicologica che possono offrirci preziose intuizioni.

Le Radici della Separazione

Le relazioni si concludono per una miriade di motivi, ma esistono dei filoni comuni identificati dagli esperti nel campo della psicologia delle relazioni. Lo psicologo Mark L. Knapp, attraverso le sue ricerche nell’ambito dei rapporti ha sviluppato il modello di Escalation e Dissoluzione, che ci guida attraverso le tappe che le coppie spesso attraversano nel corso del loro distacco.

Di seguito le fasi principali previste dal modello:

  • Differenziazione: Per ragioni diverse accade che i partner inizino ad enfatizzare le loro differenze anziché le somiglianze, spesso per mantenere la propria individualità. Le differenze possono generare divergenze causate da aspettative diverse, evolvere a velocità diverse, problemi di compatibilità, problemi di comunicazione, narcisismo, inaffidabilità, abuso relazionale, abuso di sostanze, mancanza di supporto emotivo, distacco emotivo, visione diversa sugli aspetti finanziari, e infine, la semplice perdita di interesse o noia. Talvolta le ragioni sulle differenze sono così forti che vanno influenzano in maniera anche importante l’empatia dei confronti del partner generando anche rancore e comportamenti scorretti. Ad un certo punto le differenze non sono più taciute, ma comunicate ed enfatizzate, fatto che inevitabilmente porta a continui conflitti
  • Circoscrizione: La consapevolezza delle forti divergenze fa si che nella coppia la comunicazione diventi più limitata in termini di quantità e qualità, con le parti che evitano argomenti di conflitto. Le differenze di pensiero però rimangono e i rancori/conflitti sono solo sopiti
  • Stagnazione: La relazione si ferma senza progredire e i partner possono sentirsi intrappolati.
  • Evitamento: I partner iniziano fisicamente a evitarsi.
  • Terminazione: La relazione si rompe avviene di fatto un vero e proprio distacco emotivo; si può considerare terminata anche se non sempre è già stata presa una decisione relativa ad una vera e propria separazione ufficiale

Molte persone vedono la rottura di una relazione come un evento una tantum che si verifica quando uno dei partner decide di lasciare una relazione. Tuttavia, lo psicologo sociale Steven Duck (2007) ha suggerito che la dissoluzione della relazione è un processo che consiste in diverse fasi distinte.

Il modello di Duck delle Fasi di Rottura di una Relazione suggerisce l’esistenza delle seguenti fasi

  1. Fase Intra-psichica: Un partner inizia a provare insoddisfazione nella relazione, riflettendo internamente sui problemi e valutando i pro e i contro di rimanere nella relazione.
  2. Fase Diadica: La fase in cui i partner comunicano la loro insoddisfazione e tentano di confrontarsi e risolvere i problemi. Se i tentativi falliscono, aumenta la probabilità di rottura. Talvolta le coppie sono terrorizzate dall’andare oltre per ragioni di convenienza economica, convenienza sociale o – se hanno figli – per timore dell’impatto che una separazione potrebbe provocare loro. In questo caso, mettono in atto una “separazione di fatto”, continuando a vivere sotto lo stesso tetto senza alcun coinvolgimento emotivo (talvolta arrivando ad avere relazioni più o meno stabili esterne alla coppia)
  3. Fase Sociale: Gli amici e la famiglia che iniziano a essere informati e/o coinvolti da almeno una delle parti, offrono supporto e talvolta influenzano la decisione finale. In questa fase, chi si confida potrebbe cercare il sostegno sociale per la validare la propria decisione.
  4. Fase del “Fare la Barba”: I partner iniziano a vivere separatamente e a giustificare la loro decisione agli altri, creando una storia pubblica della rottura e cercando di ottenere supporto per la loro versione dei fatti.
  5. Fase della Resurrezione: Gli individui iniziano a vedere la loro vita senza il partner, imparando dai fallimenti della relazione passata e pianificando il futuro con una nuova comprensione di sé e delle relazioni.

L’esistenza e il ruolo delle fasi di disgregazione descritte nel modello di Duck sono supportate dalla ricerca scientifica.

L’esistenza dello stadio di resurrezione è stata supportata dallo studio di Tashiro e Frazier (2003); I partecipanti (studenti universitari che avevano recentemente sperimentato una rottura) hanno riferito di aver sperimentato una crescita personale come risultato di essa, così come una graduale risoluzione del disagio emotivo.

Ci sono anche ricerche che indicano l’importanza della fase di vestizione della tomba, poiché la dissoluzione di una relazione è un evento molto stressante e molte persone sperimentano ansia e depressione mentre lo attraversano. Tuttavia, Tashiro e Frazier (2003) hanno dimostrato che vedere la situazione, piuttosto che le proprie colpe, come responsabili della fine delle relazioni, aiuta le persone a vedere la rottura in una luce più positiva e ad andare avanti, proprio come prevede il modello di Duck. Ciò rafforza le affermazioni del modello ed evidenzia l’applicazione della teoria alle relazioni quotidiane.

Oltre la Fine: La Ricostruzione

Capire le fasi della dissoluzione relazionale non è solo un esercizio accademico. L’elaborazione è un processo necessario verso la guarigione. Riconoscere e accettare che ciò che si sta vivendo fa parte di un processo più ampio può fornire conforto e, soprattutto, speranza. La fine di una relazione, per quanto dolorosa, non è il capitolo finale e fallimentare della tua storia personale. È piuttosto un punto di svolta, un’occasione per riflettere su ciò che è stato e su ciò che potrà essere.

La ricerca suggerisce che attraversare consapevolmente queste fasi, specialmente la fase della resurrezione, può portare a una crescita personale senza precedenti. Questo non significa minimizzare il dolore o la complessità delle emozioni coinvolte, ma piuttosto riconoscere che dentro di noi esiste la resilienza necessaria per andare avanti e ricostruire.

Della fase di ricostruzione e del percorso personale post divorzio, parleremo più diffusamente nei prossimi articoli; per ora, lascio alcune letture utili per chi volesse approfondire i temi appena trattati

“Interpersonal Communication and Human Relationships” di Mark L. Knapp e Anita L. Vangelisti

“Relating Difficulty: The Processes of Constructing and Managing Difficult Interaction” di Steve Duck

Should I Stay or Should I Go: Surviving a Relationship with a Narcissist di Ramani Durvasula


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