Cari aspiranti sposi (che state immaginando il matrimonio perfetto), lo so cosa state pensando: “I patti prematrimoniali non sono roba per noi!”
E invece fidatevi: sono molto più attuali e sensati di quanto sembri. Non ci credete? Per cominciare, secondo l’ISTAT, in Italia il 48% dei matrimoni finisce in divorzio. E se aggiungiamo quelli che rimangono insieme per i figli, per salvare le apparenze, o per pura convenienza economica, più chi vive in un matrimonio “bianco” (sexless marriage), arriviamo facilmente al 66%. Insomma, come una moneta truccata che fa uscire croce due volte su tre.
Di accordi prematrimoniali abbiamo parlato (in lungo e in largo) con I Divorzisti, e abbiamo concluso che questi famigerati patti non sono solo per i miliardari con collezioni di yacht, ma potrebbero essere un’ancora di salvezza per tutti.
Ecco qualche domanda che abbiamo sviscerato insieme:
- È davvero così assurdo pianificare un piano B in un matrimonio?
- Perché in Italia le coppie conviventi hanno più libertà contrattuale degli sposi?
- E se gli accordi prematrimoniali potessero prevenire guerre legali ed evitare di svuotare il conto in banca?
Vi ho incuriosito? Sul sito dello studio Rutigliano Trasatti trovate l’articolo completo, scritto a quattro mani e con il nostro classico stile botta e risposta.
Quindi… pronti a scoprire perché un piano B potrebbe essere il regalo di nozze più prezioso che possiate farvi?
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PS: Se state già organizzando il matrimonio, questo articolo potrebbe interessarvi più della scelta del centrotavola… fidatevi! 😉