Meno di un mese a Natale: guida semiseria per sopravvivere alle prime feste post-divorzio (e farle funzionare davvero)

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Cari divorziati, separandi o aspiranti tali, il Natale, quel momento magico dell’anno in cui tutti dovremmo sentirci più buoni, spesso si trasforma, per chi sta attraversando una separazione, in un campo minato emotivo.

Non è obbligatorio però: con un po’ di pianificazione e una sana dose di ironia, si può sopravvivere, e magari anche uscirne con qualche bel ricordo.

Chiariamo subito: non è il momento per le illusioni. Certo, c’è minoranza di supereroi che decide di trascorrere il primo Natale insieme all’ex, accordandosi per gestire tutto senza intoppi. Sarà davvero la scelta giusta? Ho i miei dubbi, anche se (confessione!) la prima volta l’ho fatto anche io. Diciamo che l’esperimento non è entrato negli annali come il Natale più sereno di sempre.

La maggior parte di voi passerà il Natale separatamente dal proprio ex coniuge, e va bene così. Niente forzature, niente finti sorrisi intorno all’albero. La sfida è rendere le festività serene e speciali per i figli e, perché no, anche per voi stessi. Vediamo insieme come fare.


Chi fa cosa? Decidiamo cena e pranzo senza dichiarare guerra

La prima grande domanda del Natale da separati sembra il gioco del Risiko: chi si prende cosa? Cena della Vigilia o pranzo di Natale? E l’altro? Beh, gli resta la cena di Natale, ovviamente. È una questione di equilibrio, anche se qualcuno potrebbe sentirsi “penalizzato.”

Qui il consiglio spassionato è semplice: passarci sopra. Non ha senso intestardirsi o fare la guerra per qualcosa che, con la regola dell’alternanza, si invertirà l’anno successivo. Che lo decidiate con testa o croce o tirando la pagliuzza più corta, l’importante è chiudere rapidamente la questione e dedicarsi a cose più importanti: preparare i figli.

Come spiega la terapeuta familiare Tina Gilbertson, i bambini sono come spugne: se percepiscono tensione o rabbia, ne assorbono gli effetti. Quindi, anche se dentro di voi brontolate perché quest’anno vi tocca il turno “meno ambito,” mantenete la calma e pensate a come rendere quel momento speciale.

Preparate i bambini (e i nonni!) a due Natali separati

Una volta stabilito chi fa cosa, arriva il vero lavoro: preparare i bambini. Per loro è fondamentale sapere che avranno due feste, e che entrambe saranno belle e speciali. Spiegate chiaramente come si svolgeranno i giorni, magari con un calendario colorato da appendere in casa.

E poi ci sono i nonni, quelle adorabili figure che rischiano di complicare tutto. Se i vostri genitori tendono a essere gelosi o critici verso l’ex coniuge, fategli un discorsetto: niente commenti negativi, né in presenza né in assenza dei bambini. La psicologa Peggy Drexler sottolinea che i bambini hanno bisogno di amare entrambi i genitori senza sentirsi in colpa. E i nonni devono fare la loro parte.

Cercate di coinvolgerli in modo positivo: potete chiedere consigli ai nonni per le decorazioni o dolci da fare voi a casa vostra, così si sentiranno parte della festa a tutto tondo e (forse) riuscirete a non farli interferire.

Nuove tradizioni per un nuovo inizio

Una delle cose più belle di un Natale separato è che vi dà l’occasione perfetta per reinventare la tradizione. Non dovete più seguire per forza quello che si faceva “prima.” Anzi, questa è la vostra chance di creare qualcosa di unico con i vostri figli.

Avete sempre amato fare l’albero di Natale, mettere le lucine in ogni angolo della casa e allestire un presepe che sembra uscito da una mostra di artigianato, ma vostra moglie/marito vi obbligava a un albero simbolico di 20 cm e a un presepe stilizzato? Ebbene il momento della rivincita è arrivato. Potete finalmente addobbare casa con elfi, ghirlande e persino neve finta, se lo desiderate. La vostra casa, le vostre regole. E se ai vostri figli piace l’idea di partecipare, ancora meglio: coinvolgeteli! Magari quest’anno sarà l’anno della “gara delle luci più creative del vicinato.”

L’importante è mostrare ai bambini che anche un Natale diverso può essere bello. Come spiega la psicoterapeuta Susan Stiffelman, “i bambini traggono sicurezza dalla stabilità e dalla gioia autentica dei genitori.” Se voi siete sereni e vi divertite, loro lo percepiranno e si sentiranno a loro agio.

Non c’è bisogno che tutto sia perfetto. L’albero decorato dai bambini anche se non perfetto o il presepe con anche i loro super eroi preferiti sono il simbolo di un Natale nuovo, spontaneo e autentico.

Niente gare di regali: il Natale non è una competizione

Lo sappiamo, un pensiero vi può tentare: “Voglio fare il regalo più bello, quello che lascerà a bocca aperta i miei figli, così mi preferiranno alla mamma/al papà” Fermi lì. Non è questa la strada da percorrere. Fare a gara con il vostro ex coniuge per chi compra il regalo più costoso o spettacolare non solo infantile, ma manda anche un messaggio sbagliato ai bambini.

Come sottolinea la terapeuta familiare Jeanne Safer, “i bambini si sentono amati per il tempo e l’attenzione che ricevono, non per il valore monetario di un regalo.” Questo significa che un dono pensato con il cuore, o meglio ancora un’esperienza condivisa, può avere un impatto molto più grande di qualsiasi regalo alla moda.

La cosa davvero speciale sarà coinvolgere i vostri figli nel processo e… non parlare mai male dell’ex coniuge. Decorate insieme una scatola regalo, preparate un biglietto personalizzato, o create un’attività che possano ricordare con affetto. Ricordate: non è una gara. È un’opportunità per costruire momenti di connessione e amore.

L’importanza del self-care: anche voi meritate di rilassarvi

L’avvicinarsi del Natale può essere una maratona di impegni, soprattutto quando siete separati e si devono gestire due Natali diversi senza averlo mai fatto. Ma non dimenticate una cosa fondamentale: anche voi meritate di godervi le feste. Prendervi cura di voi non è solo importante, è essenziale.

C’è anche un altro aspetto su cui vale la pena riflettere: godersi i propri parenti.

Lo sappiamo, non tutti i rapporti tra moglie e suocera sono idilliaci. Se nei precedenti Natali vi siete trovati nel ruolo di arbitro tra vostra madre e vostra moglie, tentando di prevenire conflitti e rischiando di scontentare sempre qualcuno… beh, sappiate che quest’anno le cose sono cambiate. Potrete finalmente rilassarvi e godervi la compagnia dei vostri cari senza tensioni diplomatiche. Niente più sguardi truci a tavola, niente commenti passivo-aggressivi da decifrare. Solo voi, i vostri parenti, e la possibilità di essere voi stessi.

Se invece siete soli, approfittatene per dedicarvi a ciò che amate. Una cena con gli amici più stretti, una passeggiata serale tra le luci natalizie o persino una serata di totale relax con un libro e un buon vino. Io una delle prime cene della vigilia da separato (con i figli dalla madre visto che con me avrebbero fatto il Natale) l’ho trascorsa al Blues Bikers Pub di Milano leggendo un libro ed ascoltando musica! 😎

Ma non tutti scelgono una fuga solitaria o una serata tranquilla. So di persone che, con un atteggiamento decisamente più altruista, hanno deciso di trascorrere il Natale servendo alla mensa dei poveri. Un’iniziativa che non solo fa bene agli altri, ma riscalda anche il proprio cuore in un periodo che, diciamolo, può essere emotivamente freddino

Come dice la psicologa Brené Brown, la connessione con noi stessi è il primo passo per creare connessioni autentiche con gli altri. E questo include i vostri figli. Se siete rilassati e in pace con voi stessi, trasmetterete lo stesso senso di serenità a loro.

Gestire i giudizi e i commenti indesiderati: un’arte da padroneggiare

Tra i parenti ci sono sempre quelle persone adorabili che, con le migliori intenzioni, riescono a fare domande o commenti capaci di metterci in crisi. La chiave per sopravvivere a queste domande è semplice: preparatevi in anticipo. Create una risposta breve, educata e chiara, che tagli corto senza dar loro appigli per ulteriori domande.

Quando le chiacchiere abbondano e i calici di vino si moltiplicano, è quasi matematico che spuntino (si spera non davanti ai bambini) almeno due domande:

“Hai già una nuova compagna?”
Questa domanda non solo è invadente, ma può anche diventare motivo di tensione. Non sentitevi obbligati a rispondere in dettaglio. Una risposta breve e tranquilla come “Mi sto concentrando sui miei figli, e va benissimo così” è più che sufficiente. Nessuno deve sapere cosa succede nella vostra vita privata se non lo volete.

“Ma come farai a occuparti dei bambini da solo?”
Questa è una di quelle domande che, purtroppo, viene rivolta più spesso agli uomini. Il sottotesto, spesso non detto, è: “Ma sei sicuro di essere capace?” Sorridete, respirate e rispondete con sicurezza: “Sono il loro genitore, esattamente come la loro madre. Stiamo organizzando tutto al meglio per loro.” Questo non solo chiude la questione, ma trasmette anche un messaggio chiaro: essere padri competenti non è una rarità, è la normalità.

Come suggerisce la coach relazionale Terri Cole, stabilire confini chiari con grazia ed educazione è essenziale per mantenere il proprio equilibrio emotivo. Se vi sentite sopraffatti, ricordate che avete tutto il diritto di dire: “Preferirei non parlarne ora, grazie.” E poi cambiate argomento: un complimento sull’arrosto della zia o una battuta sulla playlist natalizia andranno benissimo per distogliere l’attenzione.

Natale in famiglia: nuovi partner off-limits, è una festa per i figli

Se queste sono le vostre prime vacanze natalizie da divorziati con i figli, o comunque il primo Natale dopo la separazione, c’è un punto su cui è bene riflettere: lasciate fuori i nuovi partner.

Lo so, è Natale anche per voi, e magari avete trovato una persona speciale con cui vorreste trascorrere le feste. Ma ricordate: la priorità sono i figli. E in un momento già delicato e carico di cambiamenti, la loro serenità deve venire prima di tutto.

Analogamente a quanto vi consigliavamo nell’articolo Papà Gen X all’avventura: guida semiseria per separati pronti a conquistare le vacanze (e a divertirsi con i propri figli!)”, è meglio che il momento clou delle festività – come lo scambio dei regali o la scoperta di cosa Babbo Natale ha lasciato sotto l’albero – sia riservato alle persone che i bambini conoscono bene e di cui si fidano. Il Natale, per loro, rappresenta ancora un simbolo di stabilità e amore familiare, e introdurre una nuova figura in un contesto già complesso potrebbe creare confusione o disagio.

Ci sarà tempo per far incontrare il vostro nuovo partner ai vostri figli, ma Natale non è quel momento. Come spiega la psicologa Tammy Nelson, “i bambini hanno bisogno di sentirsi sicuri nelle loro relazioni primarie prima di accettare nuove dinamiche familiari.” Quindi, godetevi il Natale con i vostri figli, costruite ricordi con loro, e riservate i momenti romantici per un’altra occasione. Vi ringrazieranno, anche se non subito.

Conclusione

Eh si, il primo Natale post-separazione può non essere una passeggiata. Ma, con un po’ di pianificazione e tanta pazienza, può diventare un momento speciale, diverso sì, ma non meno significativo. Ricordate: non è necessario che tutto sia perfetto, solo che sia autentico.

E se qualcosa va storto? Pazienza. Lo racconterete come aneddoto divertente al prossimo incontro di “Divorziati Anonimi” e ricordatevi che l’anno prossimo avrete un’altra occasione per migliorare. In fondo, il Natale è proprio questo: imparare a trovare la gioia anche nei momenti imperfetti.

Per ora, brindiamo al vostro primo Natale post-divorzio: con lucine, elfi, biscotti bruciati e, soprattutto… felicità per voi e i vostri figli.


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