Il potere della musica: la playlist giusta per ricominciare dopo il divorzio

Tempo di lettura: 9 minuti

Cuore infranto? Lacrime che scendono come cascate? La separazione o il divorzio ti hanno lasciato a pezzi?

Non disperare, caro lettore! C’è una cura potente e universale che può aiutarti a rimettere insieme i cocci del tuo cuore: la musica!

Sì, proprio quella musica che ti faceva ballare da ragazzino, che ti ha fatto sognare con gli occhi aperti e che ti ha accompagnato nei momenti più intensi della tua vita. La musica non è solo un insieme di note e melodie, è un potente strumento che agisce sul nostro cervello e sulle nostre emozioni.

Lo sapevi che la musica può:

  • Rilassare il corpo e la mente, abbassando il livello di cortisolo, l’ormone dello stress?
  • Stimolare la produzione di endorfine, le nostre “molecole della felicità”?
  • Evocare ricordi ed emozioni, riportandoci indietro nel tempo e facendoci rivivere momenti felici?
  • Aiutarci a superare traumi e dolori, permettendoci di elaborare le nostre emozioni in modo sano?

Musica come Terapia:

L’impiego della musica come terapia risale a tempi antichi, ma è solo nell’ultimo secolo che la musicoterapia è stata formalizzata come una disciplina clinica. Ricerche nel campo della musicoterapia hanno dimostrato che essa può diminuire l’ansia, alleviare il dolore, migliorare l’umore e promuovere la guarigione psicologica. Un articolo fondamentale di Thaut et al. (2009) ha rilevato che la musicoterapia può migliorare significativamente la salute mentale delle persone che hanno subito traumi personali come appunto il divorzio. Queste terapie non solo aiutano a gestire lo stress emotivo, ma possono anche fornire un senso di controllo e autonomia, elementi cruciali nel periodo di recupero.

Musica come strumento di emancipazione e guarigione

Il Blues e il Jazz, due generi musicali profondamente radicati nella cultura afroamericana, hanno svolto un ruolo cruciale nell’emancipazione e nella guarigione delle anime durante periodi di discriminazione e ingiustizia.

La loro pertinenza e il loro impatto sono ancora evidenti oggi, e la loro musica continua a risuonare come un potente strumento di guarigione e celebrazione della vita. 🎶

Costruire la tua playlist della rinascita:

Creare una playlist personalizzata che rispecchia il tuo viaggio emotivo può essere un potente strumento di auto-cura. Inizia selezionando canzoni che hai associato a momenti felici e significativi della tua vita pre-matrimoniale. Questo ti aiuterà a riconnetterti con parti di te stesso che potresti aver trascurato o dimenticato.

Io ad esempio all’inizio sono andato a riprendere canzoni che sentivo all’università: il periodo tra i 20 e i 28 anni è quello in cui spesso ci si sente invincibili ed in grado di conquistare il mondo

Aggiungi poi brani che evocano forza, speranza e indipendenza. Le ricerche suggeriscono che la musica con un tempo veloce e in tonalità maggiore tende a essere percepita come più allegra e energica. Oliver Sacks nel suo libro “Musicophilia” (2007) ha discusso come la musica non solo possa migliorare l’umore, ma anche come possa servire come un ancoraggio emotivo, rafforzando la nostra identità e la nostra resilienza. Quando costruisci la tua playlist, considera di includere una varietà di generi che riflettono diversi aspetti della tua personalità e stati d’animo, offrendo così un ricco paesaggio sonoro per il tuo percorso di guarigione.

Alcuni esempi per ispirarvi

https://divorce.com/blog/divorce-songs

https://www.scarymommy.com/lifestyle/divorce-songs

https://www.lovetoknow.com/life/relationships/25-best-divorce-songs-moving

Conclusione:

Ricorda che la musica è un’esperienza personale. Non esiste una playlist giusta per tutti. Ascolta diverse opzioni e trova quelle che ti fanno stare bene e ti aiutano a superare i momenti difficili.

Oltre alla musica, ci sono molte altre cose che potete fare per aiutarvi a guarire dalla sofferenza della relazione da cui siete finalmente usciti. Potreste fare attività fisica (vedi articolo Trascuratezza fisica e mentale come conseguenza della crisi di coppia: fondamentale uscire dal loop), approfondire il vostro profilo psicologico (vedi nostro articolo (Ri)costruire sé stessi dopo la separazione: Il MBTI come prima bussola per l’autoconoscenza), se ne avete bisogno parlare con un terapista o semplicemente prendervi cura di voi stessi scoprendo attività che vi fanno stare bene (vedi nostro articolo Separazione: cosa fare nei primi 300 giorni. La tua guida per riscoprire te stesso/a)


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