Bentornati, alla seconda parte del nostro viaggio nel mondo dei confini personali post-divorzio. Nella prima parte, abbiamo esplorato come, durante il matrimonio, i nostri confini personali possano erodersi silenziosamente, trasformandoci in campioni olimpici del “Sì, cara/o”. Abbiamo anche visto come il divorzio, per quanto doloroso, possa essere un catalizzatore per il cambiamento e la riscoperta di sé.
Ora, è giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica. In questa seconda parte, focalizzeremo la nostra attenzione su strategie concrete per ricostruire e mantenere confini sani. Esploreremo l’arte dell’assertività, impareremo a dire “no” senza sensi di colpa, e scopriremo come applicare queste abilità nelle relazioni post-divorzio. Infine, attingeremo alla saggezza delle filosofie orientali per una prospettiva fresca sui confini personali.
È il momento di trasformare la teoria in azione e di diventare i protagonisti della nostra storia post-divorzio.
L’Assertività: Il Fondamento dei Confini Sani
Iniziamo con le basi: l’assertività. Secondo Alberti e Emmons, nel loro libro Your Perfect Right, l’assertività è la capacità di esprimere i propri sentimenti, pensieri e desideri in modo diretto e onesto, rispettando allo stesso tempo i diritti degli altri.
Ma cosa significa essere assertivi nella vita reale? Immaginate di essere invitati a una festa quando avete davvero bisogno di una serata tranquilla a casa. L’assertività vi permette di dire: “Grazie per l’invito, ma ho bisogno di riposare stasera. Spero di poterti vedere presto in un’altra occasione.”
Ricordate, Roma non fu costruita in un giorno, e nemmeno i vostri confini lo saranno. L’importante è la pratica costante e la pazienza con se stessi.
Applicare i confini nelle nuove relazioni
Ora che avete capito l’importanza dei vostri confini, è tempo di metterli alla prova nel mondo reale.
- Equilibrio tra indipendenza e interdipendenza
Il Dott. John Gottman, nel suo libro “The Seven Principles for Making Marriage Work” , suggerisce che le relazioni sane sono basate su un mix di indipendenza e interdipendenza.
Esempio pratico: Immaginate di iniziare una nuova relazione. Potreste comunicare: “Mi piace molto il tempo che passiamo insieme. Allo stesso tempo, ho bisogno di dedicare del tempo ai miei hobby e ai miei amici. Questo mi permette di essere più presente quando siamo insieme.”
- Strategie per applicare i confini nelle nuove relazioni
- Siate chiari fin dall’inizio: La dott.ssa Brené Brown, ricercatrice su vulnerabilità e coraggio, sottolinea l’importanza della chiarezza nelle relazioni. Suggerisce di comunicare i vostri bisogni e limiti sin dalle prime fasi della relazione. Esempio pratico: “Apprezzo molto la nostra connessione. Voglio essere trasparente sul fatto che sto ancora elaborando il mio divorzio e potrei aver bisogno di procedere lentamente in questa relazione.”
- Praticate l’arte del “sì, e…”: Questa tecnica, presa in prestito dall’improvvisazione teatrale, vi permette di essere aperti alle esigenze del partner senza sacrificare le vostre. Esempio pratico: Partner: “Vorrei che passassimo più tempo insieme durante il weekend.” Voi: “Sì, mi piacerebbe passare più tempo con te, e allo stesso tempo ho bisogno di mantenere il mio impegno settimanale con i miei figli. Che ne dici se pianifichiamo delle attività insieme per i weekend in cui non ho i bambini?”
- Ricordate: i confini sono flessibili, non fragili: Il dott. Henry Cloud, esperto di confini personali, sottolinea che i confini sani sono adattabili alle circostanze, ma non si spezzano sotto pressione. Esempio pratico: Immaginate di aver stabilito il confine di non parlare della vostra ex partner durante gli appuntamenti. Un giorno, la vostra nuova partner menziona casualmente qualcosa che vi ricorda un’esperienza importante con la vostra ex. In questo caso, potreste scegliere di condividere brevemente quell’esperienza perché è rilevante per la conversazione e aiuta la vostra nuova partner a conoscervi meglio. La flessibilità qui sta nel riconoscere che a volte, condividere selettivamente informazioni sul passato può essere costruttivo per la nuova relazione. L’importante è che sia una scelta consapevole, limitata al contesto specifico, e non diventi una abitudine che viola il vostro confine generale di non discutere costantemente dei vostri ex. Dopo aver condiviso, potreste addirittura chiarire il concetto: “Di solito preferisco non parlare molto della mia ex, ma ho pensato che questa esperienza fosse rilevante per la nostra conversazione. Apprezzo che possiamo condividere queste cose quando sono appropriate, mantenendo comunque il focus sul nostro rapporto presente.”
- Gestire i confini con l’ex partner e i figli
Con l’ex partner, i confini sono cruciali. Il dott. Robert Emery, esperto di co-genitorialità post-divorzio, suggerisce di trattare la relazione con l’ex come un rapporto di lavoro: cordiale, focalizzato sui compiti (in questo caso, la genitorialità) e con chiare aspettative.
Esempio pratico: “Apprezzo che tu voglia discutere della scuola di Luca, ma preferirei farlo via email piuttosto che con chiamate improvvise. Questo mi permette di rispondere in modo più ponderato e di mantenere una comunicazione chiara.”
Per quanto riguarda i figli, il dott. William Doherty suggerisce di essere “connessi ma separati”. Mostrate interesse per la loro vita, ma mantenete confini appropriati.
Esempio pratico di confini sani con i figli:
Immaginate che vostro figlio adolescente vi chieda di coprirlo per una bugia detta alla madre riguardo a dove andrà venerdì sera.
Potreste rispondere così: “Apprezzo che tu ti fidi di me abbastanza da chiedermelo, e sono contento che mi racconti cosa stai progettando. Tuttavia, non mi sento a mio agio nel mentire a tua madre. Che ne dici se parliamo insieme di cosa ti preoccupa nel dirle la verità? Forse possiamo trovare un modo per affrontare la situazione onestamente.”
Questo approccio:
- Mostra apprezzamento per la fiducia del figlio
- Mantiene un confine chiaro (non mentire all’altro genitore)
- Offre supporto e guida
- Incoraggia una comunicazione aperta e onesta
- Propone di lavorare insieme per risolvere il problema
In questo modo, state mantenendo il vostro ruolo di genitore e i vostri valori, mentre dimostrate comprensione e disponibilità ad aiutare vostro figlio a navigare situazioni complesse.
- Il concetto di “differenziazione del sé”
David Schnarch ha introdotto il concetto di “differenziazione del sé” nelle relazioni, che è un modo per essere se stessi mentre si sta con qualcun altro.
Esercizio pratico per la differenziazione:
- Identificate un’area in cui tendete ad allinearvi troppo con il partner (es. gusti musicali)
- Riflettete sulle vostre vere preferenze in quell’area
- Esprimete gentilmente queste preferenze al partner (es. “Apprezzo che ti piaccia il jazz, ma in realtà io preferisco il rock classico. Che ne dici se li alterniamo quando usciamo in macchina?”)
- L’importanza dell’empatia
Infine, Roman Krznaric sottolinea come l’empatia ci permetta di connetterci con gli altri senza perdere la nostra identità.
Esercizio per sviluppare l’empatia:
- Quando il vostro partner esprime un’emozione, provate a “mettervi nei suoi panni” per un momento
- Riconoscete la sua emozione senza necessariamente essere d’accordo o assumerla come vostra
- Esprimete comprensione, ma mantenete la vostra prospettiva
Ricordate, stabilire e mantenere confini sani è un processo continuo. Ci saranno giorni in cui vi sentirete cintura nera dei confini personali, e altri in cui vi chiederete se il vostro “no” tornerà mai dalle sue vacanze alle Hawaii. Ed è tutto normale. L’importante è continuare a fare pratica, con pazienza e un po’ di umorismo.
La libertà di essere sé stessi: riassumiamo i punti chiave
- L’importanza dell’assertività: Abbiamo imparato che dire “no” non vi trasforma automaticamente in dei mostri. Anzi, è il primo passo per diventare degli esseri umani più autentici e rispettati.
- Tecniche pratiche: Dal “disco rotto” al “panino assertivo”, ora avete un intero menu di strategie per far valere i vostri confini. E sì, potete ordinarle anche da asporto per le situazioni di emergenza.
- Equilibrio nelle nuove relazioni: Abbiamo scoperto che le relazioni sane sono come un tango ben eseguito: c’è vicinanza, ma anche spazio per respirare (e per non pestarsi i piedi a vicenda).
- Saggezza orientale: Dal non-attaccamento buddista al wu wei taoista, abbiamo fatto un tour filosofico che farebbe invidia a qualsiasi agenzia di viaggi. E il bello è che non avete nemmeno dovuto fare le valigie!
Come ha detto Carl Jung (sì, sto citando proprio uno dei padri della psicologia!), “Il privilegio di una vita è diventare chi veramente si è”. Non è forse giunto il momento di rivendicare quel privilegio? Dopotutto, avete già pagato il prezzo del biglietto con il vostro divorzio, potreste anche godervi lo spettacolo!
Stabilire confini sani può migliorare significativamente la qualità della vostra vita post-divorzio. Uno studio del 2018 pubblicato sul Journal of Happiness Studies (si esiste davvero!) ha dimostrato che le persone con confini personali ben definiti riportano livelli più alti di soddisfazione di vita e benessere psicologico.
L’importante è continuare a praticare, con pazienza e un po’ di umorismo.
Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo. Stabilire confini sani non è egoismo, è auto-preservazione. È come mettere la maschera dell’ossigeno su voi stessi prima di aiutare gli altri in aereo. Non potete essere d’aiuto a nessuno se state annaspando per respirare.
Conclusione: un invito all’azione
Quindi, per coloro che sono arrivati fini alla fine, ecco il compito per i prossimi giorni:
- Pratica quotidiana: Scegliete una delle tecniche di assertività che abbiamo discusso e mettetela in pratica almeno una volta al giorno. Anche se si tratta solo di dire “no” all’ennesima email di spam.
- Momento di riflessione: Dedicatevi cinque minuti ogni sera per riflettere su come avete gestito i vostri confini durante la giornata. Cosa ha funzionato? Cosa potreste migliorare?
- Celebrare i successi: Ogni volta che riuscite a far rispettare un vostro confine, celebratelo! Anche un piccolo ballo della vittoria in cucina va bene (ma forse chiudete prima le tende).
E se qualcuno vi dice che state cambiando, sorridete e dite: “Grazie per averlo notato!”. Perché sì, state cambiando. State diventando la versione migliore di voi stessi. E questo, amici miei, è il vero lieto fine di ogni storia di divorzio.