Avete letto i post entusiasti sui social? “Finalmente i patti prematrimoniali sono validi anche in Italia!” 🎉
Ecco, la realtà è meno da fuochi d’artificio e più da candela accesa: si è aperto un piccolo spiraglio, ma la porta resta chiusa.
La Cassazione infatti ha detto sì ad alcuni accordi molto specifici – come la contribuzione alle spese sostenute da uno dei futuri coniugi – che rientrano già in ciò che il nostro ordinamento consente.
Non ha però spalancato le porte ai “patti prematrimoniali stile USA” in cui si può decidere tutto in anticipo, dai soldi al mantenimento post-divorzio.
Perché? Perché in Italia vige ancora l’art. 160 del Codice Civile: i diritti patrimoniali nel matrimonio sono indisponibili. In pratica, non si possono barattare con un contratto davanti al notaio.
E allora cosa servirebbe per un vero cambiamento?
Niente meno che una riforma costituzionale. Altro che “svolta storica”: ci sarà pure chi brinda, ma per arrivare a un patto prematrimoniale vero e proprio la strada è lunga, tortuosa e decisamente poco romantica.
😏 Quindi no, non potete blindare il vostro matrimonio come un mutuo a tasso fisso.
Ma potete almeno evitare di credere alle fake-news giuridiche e capire come stanno davvero le cose.
👉 Per chi vuole approfondire, qui trovate un interessante articolo che ne spiega in dettaglio i termini legali.