Amore e diritto: il matrimonio ha ancora senso?

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Il tema che intendo affrontare oggi so già che potrà risultare controverso, ma in questo articolo vorrei riflettere insieme sul significato e sul valore del matrimonio al giorno d’oggi.

Trattandosi della causa principale dei divorzi (cit. Groucho Marx) credo sia importante riflettere sul suo significato.

La mia analisi si propone di esplorare le strutture sociali e legali del matrimonio senza implicare giudizi sui singoli individui che scelgono di sposarsi, né intendere una critica verso l’uno o l’altro sesso o verso il concetto di amore e impegno. Il mio obiettivo è offrire spunti di riflessione su come le convenzioni sociali possano influenzare le nostre scelte personali e non sempre al meglio.

Le mie  riflessioni nascono dalla volontà di promuovere un dialogo aperto su temi importanti che riguardano la vita affettiva e relazionale delle persone, incoraggiando i lettori a considerare varie prospettive e, forse, a trovare il proprio cammino verso relazioni più autentiche e soddisfacenti.

Vi chiedo, quindi, di provare a seguire il mio ragionamento fino alla fine e poi, se le mie considerazioni e conclusioni non vi avessero convinto, vorrei argomentaste la vostra posizione nei commenti.

Matrimonio: contratto d’Amore o accordo legale?

La mia riflessione non mira a sminuire l’importanza dell’amore o delle scelte individuali, ma a esplorare come le convenzioni sociali e legali modellano, e talvolta limitano la nostra comprensione dell’amore e dell’impegno.

Friedrich Nietzsche, con il suo acume, a proposito del rapporto matrimoniale, scriveva: «Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti»

La sua affermazione non sorprende: essendo la convivenza un requisito della tradizione (giuridica romanistica e anche teologico-morale cristiana), è inevitabile che il padre del nichilismo europeo, prenda a picconate questo e tutti gli altri requisiti dogmatici che cercano di regolamentare l’amore.

Questa provocazione ci invita a riflettere sulla tensione tra l’istinto dionisiaco dell’amore libero e la struttura apollinea del diritto che cerca di incasellarlo.

Divergenze tra Amore e diritto:

L’amore, nella sua essenza, è libero, privato, esclusivista e profondamente personale. Il diritto, d’altro canto, opera su principi di pubblicità, generalità, inclusivismo e formalità.

Che ne sarebbe di entrambi se venissero mescolati? Che ne sarebbe dell’amore? Che ne sarebbe del diritto?

Relativamente all’amore: sarebbe autentico amore quello che fosse ordinato o vietato dalla legge? Che amore sarebbe quello che fosse provato per timore della sanzione?

Relativamente al diritto: Che diritto sarebbe quello che rimanesse intrappolato e, sostanzialmente, inespresso nella coscienza di ciascuno, come il sentimento dell’amore, e che, dunque, non fosse tangibile nella concretezza del principio giuridico o della legge?

Si comprende bene, allora quanto il matrimonio, che cerca di regolamentare il rapporto tra due persone lo possa fare concentrandosi esclusivamente sugli aspetti giuridici.

Riflessioni sul Matrimonio

Perché due persone che vogliono celebrare il loro amore dovrebbero affrontare la fatica del matrimonio e addirittura sposarsi?

Personalmente ritengo che vi siano molteplici ragioni per non sposarsi :

  • si tratta di un mero accordo economico sebbene la maggior parte delle persone lo carica di un significato affettivo, emotivo ed etico che di fatto non ha. Infatti le leggi dei vari stati non si occupano di tutelare alcun aspetto emotivo, affettivo, etico ma in caso di rottura affrontano solo gli aspetti economici
  • Per quanto riguarda gli aspetti emotivi, affettivi ed etici con il matrimonio ci si dichiara amore e sostegno eterno: ci si promette di mantenere un impegno che non si può sapere se si riuscirà a portare a termine. In sostanza è una promessa sulle intenzioni e non sull’esito. Eppure le formule recitate sono le più definitive possibili
  • E’ noto (dati ISTAT ma gli stessi dati si trovano in quasi tutti i paesi occidentali) che il 50% dei matrimoni finisce con un divorzio e in quelli che proseguono i 2/3 si dichiara insoddisfatto delle relazioni e di fatto arriva a tradire il partner.
  • Il matrimonio è una istituzione arcaica a tutela esclusiva della donna. Infatti i giudici hanno un forte pregiudizio e tendono a privilegiare la donna anche nei casi in cui è la parte forte
  • Al momento del divorzio gli accordi economici tra le parti sono decisi in maniera arbitraria da un giudice che ha la facoltà di interpretare la legge a sua discrezione. E spesso sono di gran lunga diversi da quello che entrambe le persone avrebbero pensato sarebbe accaduto in caso di divorzio, al momento del matrimonio .

Facciamo un paio di domande pratiche per spiegare la tipologia di scelta che si compie:

  • vi lancereste con il paracadute sapendo che una volta su due si rompe?
  • Puntereste più della metà del vostro stipendio di 20 anni sul rosso alla roulette?

Eppure, la maggior parte delle coppie compie questo passo in maniera avventata non considerando gli aspetti legali che stanno sottoscrivendo.

Se a questo punto qualche lettore si fosse convito che io sia una persona ferita che non crede più nell’amore, lo smentisco subito: non è affatto così! Ho superato molto bene il mio divorzio e sono felice della mia attuale vita.

Credo nell’amore, sono innamorato e credo assolutamente nelle relazioni di coppia. Ciò in cui non credo e’ nell’ipocrisia di considerare il matrimonio qualcosa di diverso da un accordo economico.

Al contrario

  • l’amore tra due persone non dura perché ce lo si promette all’inizio, ma perché ci si lavora ogni giorno. Si scopre alla fine se è durato per sempre (ed è bellissimo quando accade) ma a priori non ha senso dichiararlo
  • Talvolta il non essersi fatti la promessa dell’amore eterno fa sì che ce lo si prometta giorno per giorno. Invece nel matrimonio capita che ci si possa dare per scontati (proprio per la famosa promessa fatta) e questo può essere una delle cause del fallimento dello stesso
  • Entrando nel merito del rapporto intimo con il coniuge, da numerose interviste con copie sposate è emerso il sesso può perdere il suo fascino quando diventa un’abitudine o quando viene dato per scontato: da qui la proliferazione di manuali sessuali rivolti alle donne e uomini sposati
  • I figli nati fuori dal matrimonio hanno le medesime tutele dal punto di vista legale e pratico dei figli nati da coppie sposate
  • se si vogliono dare tutele specifiche al proprio partner (dal punto di vista economico, civile e legale) lo si può fare attraverso accordi precisi noti al momento della sottoscrizione e che si applicheranno esattamente come previsto in caso di rottura

In Le Deuxième Sexe (Secondo Sesso, del 1949), la filosofa Simone de Beauvoir scriveva che «il matrimonio è osceno in linea di principio in quanto trasforma in diritti e doveri quei rapporti reciproci che dovrebbero fondarsi su un impulso spontaneo».

Le leggi che governano il matrimonio sono redatte dallo stato piuttosto che dalla coppia che deve rispettarle, e mentre il matrimonio è ingannevolmente semplice e diretto da sottoscrivere…  è, come l’Hotel California, ma per i sottoscrittori (ed in particolare per gli  uomini) è molto più difficile da lasciare senza essere vessati emotivamente ed economicamente.

Avete notato che quando una coppia divorzia, le persone di solito si chiedono cosa è andato storto nel loro matrimonio, senza mai chiedersi se ci sia qualcosa di sbagliato nel matrimonio stesso? 

Conclusioni e Riflessioni

A – non sposatevi ma mantenete viva la vostra relazione attraverso l’impegno e l’amore giorno per giorno

B – se proprio volete sposarvi, liberatevi dell’ipocrisia legata al fatto che sia una dimostrazione d’amore e considerate il matrimonio come mero accordo economico. il vero gesto d’amore risiede nel quotidiano, non in un documento.

Nel concludere, invito alla riflessione su queste parole estratte da “Hotel California” degli Eagles, che metaforicamente ricordano come, una volta entrati nel ‘matrimonio’, uscirne può essere più complicato di quanto si pensi, sottolineando l’importanza di comprendere appieno ciò che il matrimonio implica, oltre l’idealizzazione romantica.

“Mirrors on the ceiling/ The pink champagne on ice/ And she said, ‘we are all just prisoners here, of our own device’ … Last thing I remember, I was/ Running for the door/ I had to find the passage back to the place I was before/ ‘Relax’ said the night man/ ‘We are programmed to receive/ You can check out any time you like/ But you can never leave!”


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